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al testo di Marina Pacifici
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E' rovinata in macerie anche la maestosa pieve,
casa natia di San Benedetto, in uno schianto colmo di terrore. Una domenica d'autunno il sisma spezza l'anima incredula in un boato greve. Piangono attoniti sui Monti Sibillini i borghi sconquassati dallo sconcerto. Al cuore l'ultimo ricordo stretto in una valle di rimpianto. Tornerà la primavera con le rondini ad intrecciar voli in un verdeggiare di colline e monti e nella Pasqua di Resurrezione, da una contrada all'altra s'alzerà in un respiro di luce verso nuovi orizzonti delle campane il canto. Adesso ogni borgo ammutolito veste i neri panni dell'abbandono e del lutto. Lontano è il sorriso in fiore del biancospino, oscurato il trionfo d'oro della ginestra. Ora risuona soltanto nel pianto di chi ha perduto tutto il silenzio desolato dell'Appennino. Nota: Domenica 30 ottobre 2016. Una scossa sismica di magnitudo 6.5 distrugge la Cattedrale di San Benedetto a Norcia e molte altre chiese, sfregiando molti borghi, tra i più belli d'Italia, dell'Umbria e delle Marche. Per non dimenticare le comunità colpite. |
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